Nessuno tocchi l'Orsa JJ4 !

Sembra che sia un femmina l’orso che ha aggredito padre e figlio in Trentino e c’è la possibilità che l’abbia fatto per difendere i suoi cuccioli. Ci dispiace per l’incidente ma l’ordinanza di abbattimento del presidente della Provincia autonoma di Trento non ha alcun senso.

Ogni specie vivente ha il diritto di vivere in un proprio spazio. Abbiamo bruciato ed abbattuto boschi e foreste sottraendo spazi sempre più ampi agli animali selvatici. Ora vorremmo che le montagne diventassero uno spazio di ricreazione a nostra misura. Ma ciò non è possibile. Il cervo non è Bambi e l’orso non è Yoghi.

È impensabile punire un orso per le sue azioni come se fossero una devianza. Se JJ4 è una femmina con dei cuccioli, si è comportata come avrebbe fatto qualsiasi orsa che incontra due esseri umani sulla sua strada: gli ha fatto capire che dovevano stare lontani dalla sua prole.

L’esperienza dell’Abruzzo dimostra che è possibile convivere con specie selvatiche che agiscono da animali con i loro istinti. Pochi giorni fa, il Sindaco di Villalago, un comune ai margini del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ha vietato la circolazione e il transito nelle aree del suo Comune frequentate da un’orsa con quattro cuccioli.

Qualche anno fa, i volontari di Fare Verde, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, hanno contribuito a impiantare un frutteto per gli orsi in montagna, per fare in modo che avessero di che sfamarsi senza scendere nei centri abitati, hanno presidiato gli accessi alle aree di riserva integrale affinché turisti incauti non si trovassero a diretto contatto con gli animali, hanno distribuito galline ai residenti che avevano avuto danni da fauna selvatica.

Si può fare. Si può vivere ciascuno nel proprio spazio vitale se non ci sentiamo padroni del mondo e se non tentiamo di piegare le leggi della Natura alle nostre.

Nessuno tocchi l’orsa JJ4!